venerdì 4 gennaio 2013

I Chakra

Il primo chakra, rappresentato con il colore rosso, si trova nella zona delle gonadi alla base del nostro tronco, si ritiene il punto di passaggio delle energie legate all’istinto di sopravvivenza, alla sicurezza e al contatto con la “realtà” di questo mondo.

Il secondo, di color arancio, si trova all’altezza delle surrenali, poco sotto l’ombelico ed è la porta per le energie di carattere sessuale e dell’intimità.

Il terzo, di color giallo, si trova all’altezza del pancreas, nel cosiddetto plesso solare, all’inizio cioè dello sterno, ed è il passaggio della vitalità, del desiderio e del potere, è il punto che gestisce l’emotività.

Il quarto, verde, è all’altezza del timo, il centro del petto di fianco al cuore, ed è il centro dell’amore, della speranza e della compassione.

Il quinto, azzurro, si trova a livello della tiroide nella gola, regola la comunicazione, le sfide e la creatività.

Il sesto, indaco, è posizionato tra gli occhi dove ha sede l’ipofisi, viene chiamato “il terzo occhio” in quanto regola l’afflusso dell’intuizione, dell’abilità psichica e, in alcuni casi, della chiaroveggenza.

Il settimo, e ultimo chakra, è di colore viola, si trova sopra il capo nella zona detta “fontanella”, dove ha sede la ghiandola pineale, e regola la comprensione della coscienza cosmica e l’illuminazione divina (basti pensare alle aureole dei santi e alle fiammelle dello spirito santo rappresentate proprio in questa posizione)[3].

Sapendo esattamente a cosa si riferiscono i chakra, sarà più facile ora anche effettuare un piccolo “pronto intervento”, in caso di eccesso o carenza del flusso di una determinata energia: portando semplicemente la mano in quel punto specifico. Ci renderemo anzi conto che in molti casi lo facciamo già inconsciamente in modo automatico.

Il chakra che andiamo a trattare in questa sede, è il terzo, il “plesso solare”, quello che si occupa delle nostre emozioni.

Anche questo, come tutti gli altri chakra, elabora energie che non sono esclusivamente e propriamente le “nostre”.

Esiste sì, un certo livello di filtraggio ed elaborazione di tali energie, ma difficilmente saranno puramente energie inerenti il nostro specifico essere.

[3] Esiste una sufficiente letteratura in merito ai chakra e quindi in questa sede non andiamo ad approfondirne ulteriormente i significati.

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